Come Pulire le Pentole di Alluminio senza rovinarle?

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Indispensabili in cucina per una cottura perfettamente omogenea, le pentole in alluminio con il passare del tempo tendono ad annerirsi. Come pulire la patina nera presente sulla superficie interna ed esterna delle pentole senza rovinarle e garantendo loro lunga vita? L’alluminio ossidato può tornare a splendere in poche e semplici mosse. Ecco una breve guida per un lavaggio a mano impeccabile: troverai facilmente nella tua dispensa i prodotti per un risultato da trenta e lode!
Le pentole in alluminio si rivelano delle fidate alleate in cucina. Sono maneggevoli e resistenti. Si adattano a tutte le tecniche di cottura. Valorizzano il gusto e il sapore degli alimenti. Grazie all’alta conducibilità termica di questo metallo e alla distribuzione uniforme del calore, i cibi sono cotti alla perfezione.
Tuttavia, le pentole in alluminio vanno inesorabilmente incontro al processo naturale di ossidazione: a contatto con l’aria e con l’umidità, la superficie della pentola presenta una patina nera. È vero che la formazione di questo sottile strato scuro protegge il metallo dalla corrosione, ma altrettanto vero è che l’annerimento delle pentole risulta sgradevole alla vista. La pulizia diventa, allora, fondamentale per fare tornare l’alluminio lucido e splendente. Al bando il lavaggio in lavastoviglie e il ricorso a pagliette abrasive. Bene, invece, il lavaggio a mano facendo tesoro dei consolidati e attualissimi rimedi della nonna.
Una confezione di bicarbonato, una bottiglia di aceto e un limone sono di certo presenti nella tua dispensa. Ecco i prodotti naturali che occupano il podio quando in gioco c’è la brillantezza delle pentole in alluminio. Il bicarbonato di sodio, l’aceto di vino bianco e il succo di limone sono, infatti, conosciuti per le loro proprietà antiossidanti, antibatteriche e disinfettanti.
In una bacinella, crea una miscela liquida con un litro di acqua calda e due cucchiai di bicarbonato: attendi mezz’ora e passa una spugna inumidita con questa miscela sulla superficie annerita e incrostata. Oppure versa nella padella una miscela composta da mezzo bicchiere di aceto e da un litro d’acqua: lascia agire per trenta minuti e utilizza una spugna imbevuta di acqua calda per il risciacquo. Per evitare la comparsa di antiestetiche macchie scure, aggiungi due cucchiaini di succo di limone all’acqua di lavaggio e, con l’aiuto di una spugna inumidita, strofina la soluzione sulla pentola. Per le macchie più ostinate, versa l’acqua, il succo di un limone intero e l’aceto direttamente nella pentola annerita e fai bollire la soluzione per dieci minuti. Per trattare la parte interna e per velocizzare l’operazione, puoi anche mettere sul fuoco la pentola con un po’ di latte e aspettare fino all’ebollizione.
Le pentole in alluminio sono molto delicate e un lavaggio con sostanze o strumenti scorretti rischia di rovinarle. È bene evitare il lavaggio in lavastoviglie a causa dell’azione troppo aggressiva dei detergenti comunemente usati per questo tipo di lavaggio. Vanno evitate anche le pagliette metalliche e le spugne abrasive. Invece, ben vengano i panni morbidi e le spugne non abrasive da passare sulla superficie in alluminio con movimenti lineari e non circolari.
E, aspetto non certo ultimo per importanza, è fondamentale utilizzare pentole in alluminio di ottima qualità. Gli utensili in alluminio più economici spesso non sono oggetto di anodizzazione. Solo grazie a questo processo elettrochimico, sulla superficie dell’alluminio si forma uno strato protettivo che previene lo scolorimento, rafforza la resistenza alla corrosione e mantiene una conduzione di calore ottimale.