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Tritatutto: a cosa serve?

Tritatutto: a cosa serve?

Ecco un elettrodomestico che per alcuni può essere difficoltoso da inquadrare. A cosa serve un tritatutto? E in che modo è differente da un robot a immersione?

Ci sono tanti elettrodomestici che possono entrare nella nostra cucina. Tra questi c’è senz’altro il tritatutto, un accessorio estremamente utile per chi si diletta tra i fornelli. Indubbiamente, però, sono molte le persone che non hanno ben chiara in testa la funzione reale del tritatutto, o in cosa questo accessorio differisce da un frullatore o da un robot a immersione.

Per chi desidera acquistare un tritatutto, per chi non vuole far più l’errore di usare un tritatutto debole per tritare qualcosa di resistente come il ghiaccio o il cioccolato, o per chi ha ricevuto un tritatutto elettrico in regalo: per tutte queste persone, ecco una guida alla scelta e all’utilizzo del tritatutto!

La differenza tra tritatutto e robot a immersione

Di certo è facile distinguere, con una sola occhiata, un robot a immersione da un tritatutto. Quanto a funzionalità, invece, il dubbio può esistere. Partiamo da un presupposto fondamentale: il classico robot a immersione, provvisto di lame, ha la funzionalità principale di sminuzzare il cibo, andando quindi a spezzettare gli alimenti in pezzi sempre più piccoli, fino ad arrivare ad avere delle creme. Oltre a questo, il robot a immersione “frulla”, andando quindi a mescolare degli ingredienti. La funzione del tritatutto è simile, ma non uguale. Egli è infatti chiamato a tritare gli alimenti, come per esempio frutta fresca, carne, caffè, pane secco e formaggio. Ci sono, va detto, anche dei casi in cui un robot a immersione è anche un tritatutto: parliamo dei frullatori a immersione dotati di appositi contenitori e di appositi attacchi muniti di lame che servono a “sostituire” il classico tritatutto.

La potenza e la dimensione del tritatutto

Chiarito cosa è un frullatore a immersione e cosa è un tritatutto classico, cerchiamo di capire come scegliere quest’ultimo elettrodomestico. Tutto dipende da quello che vogliamo preparare. Per quanto riguarda le dimensioni della bacinella, è necessario capire quale alimento verrà tritato: per tritare caffè o pesto basterà un tritatutto di dimensioni ridotte, mentre per preparare degli omogeneizzati potrebbe essere utile poter fare affidamento su bacinelle più grandi. La potenza alla quale mirare deve poi variare in base alla “durezza” degli alimenti: sarebbe del tutto sbagliato, per esempio, tentare di sminuzzare del ghiaccio con un tritatutto con una potenza inferiore ai 300 o 350 Watt. Un buon tritatutto con 280-300 Watt di potenza, in ogni caso, può tritare senza problemi noci, formaggio, prosciutto cotto e tanti altri alimenti.

Il tritatutto manuale

Va detto che non esistono solamente i tritatutto elettrici. Per chi non ha l’esigenza di avere grandi potenze, per chi vuole un aiutino economico in cucina, o per chi non vuole sempre appoggiarsi alla rete elettrica – come potrebbe accadere in campeggio – esistono anche dei tritatutto manuali, ottimi per tritare alimenti come cipolle, frutta secca, frutta fresca e via dicendo. Ne esistono di diversi tipi, a pressione o a corda.

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