È un tipo di preparazione utilizzata da millenni, tant’è che fin dall’antichità viene utilizzata nelle più diverse culture culinarie per conservare il cibo. Eppure non se ne parla praticamente mai.
La fermentazione è una tecnica per la preparazione di determinati cibi, ma è prima di tutto un processo naturale del tutto spontaneo: i microrganismi presenti nell’aria, infatti, vanno a depositarsi sugli alimenti, avviando il loro lento ma inesorabile lavorio.
Usualmente cerchiamo di fare qualsiasi cosa per fermare questo processo, così da mantenere integro e salubre il nostro cibo. Ciononostante, va sottolineato che siamo – perlopiù inconsapevolmente – circondati da cibi fermentati. Il pane, i salumi, le conserve, i crauti, sono tutte preparazioni che risultano da un processo di fermentazione, ovviamente controllata.
La fermentazione in cucina, nel dettaglio
Ci sono diverse tipologie di preparazione che cadono sotto l’etichetta di ‘fermentazione’. In linea di massima, ci si riferisce a quel processo chimico per il quale – in assenza di ossigeno – lieviti e batteri finiscono per liberare l’energia contenuta nel glucosio. Il risultato di questo procedimento sono lo yogurt, la birra, il vino, i formaggi e via dicendo.
Pensiamo, per fare un esempio pratico, alla verdura fermentata. La verdura fresca, già in partenza, contiene tutti i batteri necessari per inibire – in assenza di ossigeno – lo sviluppo dei batteri ‘cattivi’ che decompongono gli alimenti. In questo modo, i batteri ‘buoni’ finiscono per convertire gli zuccheri e carboidrati presenti in acidi, conservando e trasformando le verdure.
I benefici dei cibi fermentati
Di certo l’idea di ingerire dei cibi risultanti da un processo di fermentazione non ci sembra la migliore delle scelte possibili. Eppure lo facciamo tutti giorni, traendone grandi benefici. Bisogna infatti evidenziare il fatto che questi cibi favoriscono la proliferazione batterica positiva, andando quindi a sviluppare dei preziosi probiotici per il nostro organismo. Il nostro apparato digerente, dunque, è ben felice di accogliere questa tipologia di alimenti, che incentivano benessere e regolarità. Ma come si preparano i cibi fermentati in casa?
Come preparare in modo semplice e veloce dei cibi fermentati in casa?
Ci sono molti metodi per preparare dei cibi fermentati in casa. Il più semplice e allo stesso tempo soddisfacente è senz’altro quello rappresentato dai set di fermentazione, che permettono di fermentare gli alimenti in modo divertente e veloce.
Per il nostro e-commerce abbiamo scelto il kit di fermentazione della Kilner, costituito da un barattolo di vetro molto capiente, un coperchio di legno con una guarnizione per la chiusura ermetica, un ampolla di plastica per il rilascio del gas e due pressini in ceramica.
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Per preparare – per esempio – delle verdure fermentate, sarà dunque sufficiente munirsi di un buon quantitativo di verdura fresca, spaziando dalla verza alle olive. La verdura, preparata e condita in base alla preparazione, dovrà essere inserita nel barattolo insieme a dell’acqua e dal sale: è importante che tutta la verdura resti al di sotto del livello del liquido, ed è per questo che il kit è provvisto di due pratici pressini. Chiuso il tappo e applicata correttamente l’ampolla per il rilascio dei gas, non bisognerà fare altro che mettere ‘a riposo’ il vaso per alcune settimane, così da dare il tempo ai batteri di fare il loro lavoro. Facile, no?