Per molte persone, il solo concetto di ‘cottura a vapore‘ evoca preparazioni insapori e inespressive, tipiche di rigide diete dimagranti. Non è però così, o meglio, non lo è per forza: oltre a essere salutare – ed economica – la cottura a vapore può essere anche golosa, andando a esaltare il sapore degli alimenti.
La tradizione gastronomica dell’Estremo Oriente ha saputo sfruttare al meglio questa cucina, capace di mantenere in buona parte intatte le proprietà organolettiche degli ingredienti. Per cucinare con questa tecnica, però, è necessario scegliere gli alimenti giusti, nonché utilizzare le pentole e i più adatti accessori per la cottura a vapore.
Cosa cucinare a vapore?
Di fatto, qualsiasi alimento può essere cotto a vapore – a patto di avere una vaporiera adatta. Alcuni alimenti, però, si prestano maggiormente, e anzi possono venire esaltati da questo tipo di cottura, che potrebbe essere vista come una variante della più diffusa bollitura. Non diretto né violento, il calore del vapore non è mai molto alto, e per questo i tempi tendono ad allungarsi: in linea di massima, dunque, si sconsiglia di cuocere con questa tecnica degli alimenti troppo grandi, optando per dei tagli di dimensioni ridotte.
Chi possiede già una vaporiera sa molto bene quanto questa può essere comoda per cuocere le verdure, a partire dalle zucchine per arrivare fino ai cavolfiori, senza dimenticare gli asparagi, le carote, i broccoli, la zucca, i finocchi, gli spinaci, i fagioli e le patate (la cottura a vapore è infatti un vero e proprio must per preparare degli gnocchi di patate a regola d’arte). Anche la frutta si presta molto bene alla cottura a vapore, per servire delle sfiziose macedonie cotte, mentre è più rara, ma non vietata, la preparazione di carne al vapore, tendenzialmente tagliata a bocconcini. Più comune l’utilizzo della vaporiera per la cottura del pesce, così da mantenerne intatto il sapore.Gli amanti della cucina orientale, infine, non possono fare a meno di usare la vaporiera per preparare il riso Thai, nonché per servire i classici ravioli a vapore, di carne o di verdure.
Il necessario per la cucina a vapore
Non esiste un solo e unico metodo per cucinare a vapore, anzi, la scelta è piuttosto ampia. Parimenti, non abbiamo dubbi nell’affermare che l’opzione più pratica è rappresentata dalle vaporiere elettriche, le quali ci permettono di dimenticarci completamente della cottura per dedicarci ad altre preparazioni o a qualsiasi altra attività. In questo caso, infatti, basta riempire la vaporiera, impostare il timer e avviare la cottura. Per chi vuole approfittare spesso di questa cottura, insomma, non esistono alternative altrettanto valide.
Se non si vuole aggiungere un ulteriore elettrodomestico in cucina, però, è possibile optare per delle soluzioni meno ingombranti. Va dunque sottolineato che anche le pentole a vapore in alluminio WMF – provviste dunque di una doppia casseruola forata – sono molto diffuse, potendo tra l’altro essere utilizzate in caso di bisogno come dei normali tegami. Esistono poi diversi tipi di cestelli da posizionare sul delle classiche pentole, partendo dal tradizionale cestello in bambù caro alla cucina orientale per arrivare ai più solidi e resistenti cestelli in alluminio o in acciaio inox, i quali esistono anche nelle più elaborate versioni per la cottura a vapore multipla.
A chi è venuta voglia di mangiare dei fumanti ravioli cinesi?