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Come si aprono le ostriche [e come si mangiano]

Come aprire le ostriche

Quanti alimenti possono vantare la stessa eleganza e la stessa classe delle ostriche? Scopri come aprire e dunque come mangiare le ostriche senza fare errori – e senza rovinarle!

Aperitivo d’eccezione, antipasto raffinato, pietanza afrodisiaca per eccellenza, da accompagnare con dei grandi vini (preferibilmente non acidi, come invece è, ahimè, lo Champagne). Stiamo parlando ovviamente delle ostriche, le più patinate tra i molluschi. Ma si sa, chi si trova per la prima a volta a tu per tu con questo frutto di mare ha, di solito, un sacco di domande. Come aprire le ostriche? Con quale condimento accompagnarle? E soprattutto, come si mangiano le ostriche per assaporarle al meglio?

Come aprire le ostriche
Come mangiare le ostriche

Come aprire le ostriche

Ancora prima di capire come mangiarle, è necessario capire come arrivare al tesoro in esse contenuto. Come bisogna fare per aprire le ostriche? Ebbene, è importante non improvvisare, per non rischiare di farsi del male, di mandare in frantumi il guscio e, di conseguenza, l’ambito mollusco che si trova al suo interno.

Prima di tutto, è necessario assicurarsi di avere gli accessori giusti, a partire, ovviamente, dal coltello per ostriche Triangle: si tratta di fatto di un coltellino con una lama corta, pensata appositamente per aprire i gusci dei molluschi. Come vedremo tra poco, non guasta affatto nemmeno avere un guanto, in modo da proteggere l’altra mano. Per essere sicuri di fare un ottimo lavoro si può optare per il guanto per ostriche, realizzato appositamente per aprire questi molluschi con il massimo della comodità e della sicurezza.

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Tenendo l’ostrica con una mano – utilizzando il guanto per non tagliarsi – con l’altra mano si manovrerà il coltello per ostriche che andrà infilato delicatamente nell’apertura – la parte della conchiglia piccola a forma di V – così da tagliare il nervetto che tiene uniti i gusci. Fatto questo, facendo attenzione, si percorrerà l’intero perimetro del guscio con la lama; a questo punto, senza forzare troppo, si potrà aprire il guscio, facendo attenzione a non disperdere tutta l’acqua di mare custodita al suo interno. Non resta ora che servire l’ostrica nel modo prescelto.

Dopo aver pensato a come aprire le ostriche, dunque, si presenta la seconda domanda: come mangiarle?

Come mangiare le ostriche

Non esiste un unico modo per mangiare le ostriche. Va detto, però, che le regole di base restano valide in quasi tutti i metodi principali.

Indubbiamente tutti quanti dovrebbero provare a mangiare le ostriche così come sono, appena aperte, rovesciando il contenuto della conchiglia tra le nostre fauci, senza aggiungere null’altro: il condimento, di fatto, sarà l’acqua di mare. Per assaporare al meglio l’ostrica – che non va assolutamente masticata – si consiglia sempre di schiacciarla leggermente sul palato con la lingua, per poi mandarla giù.

Dopo aver assaggiato le ostriche ‘nude e crude’ è possibile sperimentare le altre modalità. Noi italiani, nella maggior parte dei casi, tendiamo a insaporire le ostriche con un po’ di limone – da servire a fette insieme alle ostriche – e con una leggera spolverata di pepe, per poi procedere nello stesso modo descritto sopra. I francesi la fanno un po’ più complicata: loro accompagnano le ostriche con dello scalogno marinato in aceto di vino bianco e con del pepe, alternandole con delle fette di pane e burro e, ovviamente, con dei sorsi di Champagne – il quale però, essendo molto acido, non si accompagna benissimo con questi molluschi, nonostante la tradizione.

Tralasciando la formula napoleonica – con l’imperatore che annaffiava i molluschi con cognac, olio, sale, pepe e limone – resta da considerare la modalità nordica, che prevede di ingoiare le ostriche con un’oncia di vodka.

Ora hai imparato ad aprire le ostriche nel modo corretto e a degustarle ancora meglio: non ti resta che rivolgerti alla tua pescheria di fiducia!

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